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di san francesco | 131 |
zione di san Francesco prodotta dal sasso durissimo, e bevvene copiosamente, e fu confortato. E bene apparve, che quella fonte fosse da Dio prodotta miracoJosamente per gli prieghi di san Francesco, perocchè nè prima nè poi in quello luogo non si vide giammai fonte d’acqua, nè acqua viva presso a quello luogo a grande ispazio. Fatto questo san Francesco con li compagni e col villano ringraziarono Iddio del miracolo mostrato, e poi camminarono oltre. E appressandosi a piè del sasso proprio della Vernia, piacque a san Francesco di riposarsi un poco sotto la quercia, che era in sulla via, ed evvi ancora; e istando sotto ad essa san Francesco, cominciò a considerare la disposizione del luogo e del paese. E. istando in questa considerazione, eccoti venire una grande moltitudine d’uccelli di diverse regioni li quali con cantare e con batter d’ali, mostravano tutti grandissima festa e alle— grezza e attorniarono. san Francesco in tale modo, che alquanti se li puosero sul capo, alquanti in sulle spalle, e alquanti in sulle braccia, alquanti in grembo, e alquanti d’intorno a’ piè: Vedendo questo i suoi compagni ed il villano, e maravigliandosi san Francesco, tutto allegro in spirito disse così: Io credo, carissimi fratelli, che al nostro Signore Gesù Cristo piace che noi abitiamo in questo monte solitario, poichè tanta allegrezza ne mostrano della nostra venuta le nostre sirocchie e fratelli uccelli. E dette queste parole, si levarono suso, e camminarono oltre; e finalmente pervennero al luogo, ch’aveano in prima preso i suoi compagni. E questo è quanto alla prima considerazione, cioè come san Francesco pervenne al Monte Santo della Vernia.
Della seconda considerazione delle sacre
sante Istimate.
La seconda considerazione si è, della conversazione di san Francesco con li compagni in sul detto monte della Vernia. E quanto a questa, è da sapere; che udendo