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e riposerò; e detto questo verso, con gioconda e lieta faccia passò di questa vita. E poi che fu seppellito, frate Giovanni si tornò al luogo della Massa, e aspettava la promessa di frate Jacopo, che tornasse a lui il dì che avea detto. Ma il detto dì orando, gli apparve Cristo con grande compagnia d’Angeli e Santi, tra li quali non era frate Jacopo: onde frate Giovanni, maravigliandosi molto, raccomandollo a Cristo divotamente. Poi il dì seguente, orando frate Giovanni nella selva, gli apparve frate Jacopo accompagnato dagli Angeli, tutto glorioso e tutto lieto e dissegli frate Giovanni: O padre carissimo, perchè non se’ tu tornato a me il dì, che tu mi promettesti? Rispuose frate Jacopo: Perocch’io avea bisogno d’alcuna purgazione; ma in quella medesima ora, che Cristo t’apparve e tu me gli raccomandaste, Cristo t’esaudì e me diliberò d’ogni pena. E allora io apparii a frate Jacopo della Massa laico santo; il quale serviva messa, e vide l’ostia consecrata, quando il Prete la levò, convertita e mutata in forma d’uno bellissimo fanciullo vivo; e dissegli: Oggi con quello fanciullo me ne vo al reame di vita eterna, al quale nessuno puote andare senza lui. Ę dette queste parole, frate Jacopo disparì; e andossene in cielo con tutta quella beata compagnia degli Angeli; e frate Giovanni rimase molto consolato. Morì il detto frate Jacopo da Fallerone la vigilia di sant’Jacopo Apostolo nel mese di luglio nel sopraddetto luogo di Moliano; nel quale per gli suoi meriti la divina bontà adoperò, dopo la sua morte, molti miracoli.

CAPITOLO LII.

Della visione di frate Giovanni detta Vernia, dove egli conobbe tutto l'ordine della Santa Trinitade.

Il sopraddetto Giovanni della Vernia, imperocchè perfettamente avea annegato ogni diletto e consolazione