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tuo dubbio. Sappi adunque, che la Madre di Cristo ed io, sopra egni creatura ci dolemmo della Passione di Cristo; ma dopo noi, san Francesco n’ebbe maggiore dolore che nessuno altro: e però tu lo vedi in tanta gloria. E frate Pietro il domanda: Santissimo Apostolo di Cristo, perchè pare il vestimento di san Francesco più bello che ’l tuo? Risponde san Giovanni: La cagione si è questa; imperocchè, quando egli era nel mondo, egli portò indosso più vili vestimenti che io. E dette queste parole; san Giovanni diede a frate Pietro uno vestimento glorioso, il quale portava in mano, e dissegli: Prendi questo vestimento, il quale io ho arrecato per darloti; e volendo san Giovanni vestirlo di quello vestimento, e frate Pietro istupefatto cadde in terra, e cominciò a gridare: frate Currado, frate Currado carissimo, soccorrimi tosto, vieni a vedere cose maravigliose; e in queste sante parole questa santa visione sparve. Poi vegnendo frate Currado, sì gli disse ogni cosa per ordine; e ringraziarono Iddio.

CAPITOLO XLV.

Della conversione, e vita, e miracoli, e morte del santo Frate Giovanni dalla Penna.

Frate Giovanni dalla Penna essendo fanciullo e secolare nella Provincia della Marca, una notte gli apparve un fanciullo bellissimo, e chiamollo; dicendo: Giovanni, va a santo Stefano, dove predica uno de’ miei frati Minori, alla cui dottrina credi, e alle sue parole attendi, imperocchè io ve l’ho mandato: e fatto ciò tu hai a fare uno grande viaggio, e poi verrai a me. Di che costui immantinente si levò su, e sentì grande mutazione nell’anima sua. E andando a santo Stefano, e’ trovovvi una grande moltitudine d’uomini e di donne, che vi stavano per udire la predica. E colui che vi dovea predicare, era uno frate ch’avea nome frate Filippo, il quale era uno delli primi