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Ventiquattr’ore dopo era morto!

Sette anni dopo Sirey moriva di morte violenta a Bruxelles.... Anzi, taluni affermarono che perisse per un colpo di arma da taglio e da punta, che gli aveva traversato il fegato.

Se è vero, si deve convenire che la pena del taglione.... non è una parola rigonfia di vento, come l’onore!


Dopo la morte del marchese di Lignano e di Luciano Claveau, le coscienze oneste si levarono arditamente contro l’uso e l’abuso del duello. Una società intitolata La fraternelle sorse a Bordeaux per combattere specialmente gli spadaccini di ventura.

De Graves ne dà conto esatto nel suo libro Les Drames de l’Epée. Però, non avendo trovato altro documento che di questa associazione ne parlasse con meno romanticismo, mi limito a ricordare il conte di Capaillan che ebbe più duelli, in uno dei quali si racconta che perisse un principe Michele (appartenente ad una famiglia regnante), e che i giornali di Germania annunziavano morto a Aix di Savoia, ove erasi recato per rimettersi da una caduta da cavallo, fatta poco prima in Francia. Molti altri duelli mortali dei membri della Fraternelle potrei qui citare; ma, ripeto, mi mancano gli elementi per constatarne l’autenticità.


1836. Miope e presbite; Balzar e Maker; il segretario dell’ammiraglio e il chirurgo di marina; Carrel e de Girardin. — Nel 1836 alla Martinica, un certo signor L. de Maynard, autore di un romanzo Outre-Mer, era stato aggiustato a salsa piccante, dagli articoli critici di un giornalista.

Maynard mandò un cartello di sfida molto aspro, che indusse il giornalista a dichiarare: essere egli disposto a dare