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— Ebbene; noi monteremo in quella vettura, armati ciascuno di un pugnale. Ci legheranno insieme, lasciandoci libero il solo braccio destro. Chiuderanno poi gli sportelli e a un segnale dato, la carrozza partirà per fare due volte il giro della piazza del Carousel...

— Sono pronto; osservò Raoul.

I padrini tacquero, ossequienti, perchè convinti che nulla avrebbe impedito a que’ due uomini di massacrarsi.

Legati e chiusi nella vettura i due avversari, fu comandato: «Marchez!»

La carrozza si pose in moto. Il cocchiere aveva lasciato il posto a due padrini.

Da prima si udì un grido; poi un altro.... e nulla più. Alla fine del secondo giro, i testimoni si precipitano allo sportello. Un profondo silenzio regnava entro la carrozza, ch’era un mare di sangue.

Raoul era morto e Dufaï pareva morente.

Ma guarì, il terribile colonnello, a mezza paga1.


Però, la pagò ben presto. Il partito realista cercava un pretesto per disfarsi del colonnello Dufaï, che faceva parlare di sè per altri due duelli assai gravi. Nel primo aveva ucciso un ufficiale delle Guardie del corpo, il colonnello de’ Saint-Morys; nel secondo aveva gravemente ferito il generale visconte de Montéléger. Ma ebbe il torto, nel frattempo, di pubblicare un opuscolo, peccante di liberalismo.

Il colonnello fu arrestato; processato e condannato a un mese di prigione.

Dufaï, afferma de Vaulabelle, senza avere opposto alcuna resistenza si vide assoggettato alle più crudeli sevizie.

Il colonnello, dopo l’arresto, fu tutto pesto dalle per-

  1. Comte de Pontécoulant, Audience de 1858.