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Aprile 1899. — Dopo Montigny, Coblenza!

In sessanta giorni due ufficiali dell’esercito germanico sacrificano alle stupidissime esigenze del punto d’onore militare due poveri giovani studenti, gettando nel lutto le famiglie Tillemont e Klöevekorn.

Del duello Tillemont-Schielckmann non era ancora spenta la eco dolorosa, quando accadde l’abbattimento per mano del tenente Koepe, del povero Klöevekorn, studente di matematiche a Coblenza.

Ai primi di aprile lo studente Klöevekorn e il tenente Döring si incontrarono a un ballo pubblico di Coblenza. Tra il tenente e lo studente, pare, che non regnava buon sangue, forse per rivalità d’amore.

Se Klöevekorn era capace di risolvere le più ardue formule di calcolo differenziale, sembra che non lo fosse altrettanto nel dimenare le gambe, secondo le buone regole della danza; talchè l’ufficialetto, che nell’arte di Tersicore era provetto, si credette autorizzato a rivolgere alla ragazza, con la quale aveva ballato fino allora ed era stata nuovamente impegnata per gli altri balli da Klöevekorn, queste parole:

— Non ballare con quell’imbecille!

La ragazza che, a quanto pare, aveva del tenero per lo studente, gli riferì le parole del tenente Döring.

Klöevekorn seccato dal giudizio punto benevole dell’ufficiale, lo avvicinò o lo pregò di seguirlo fuori della sala, per ottenere spiegazioni sull’accaduto. Il tenente Döring seguì Klöevekorn; ma con quell’albagia, che l’era propria, rifiutò ogni spiegazione e trattando lo studente con sommo dispregio, gli dette del mascalzone, del vagabondo, del cialtrone e peggio.

Lo studente, a quel parlare, perdette le staffe ed assestò sul viso del tenente un solenne ceffone, a cui fece seguire una pioggia di pugni e di calci, che non ebbe termine, se non quando alcuni accorsi tolsero Döring dalle mani di Klöevekorn, per metterlo a letto.