Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
244 |
4 ottobre; ma la polizia, che n’ebbe sentore, perseguitò con tanta insistenza i duellanti, che si videro costretti a rinviare la partita all’indomani.
⁂
Il mercoledì, 5, per evitare le noie della polizia, pensarono di recarsi alla Colonia, sulla costa orientale, nel vicino Uraguay.
Una volta sul terreno, pare che i padrini del Torre chiedessero se il dott. Valentini era disposto a fare ampia ritrattazione; e la risposta fu quale da Valentini si poteva aspettare: «Son matti!»
Sopraggiunge l’avvocato Delcasse con intenzioni di pace; ma il buon avvocato sprecò il suo latino. Però, ottenne che i sette passi si cambiassero in quattordici, un po’.... lunghi.
— Correte il rischio di uccidervi entrambi, dice Delcasse. Vediamo se si può accomodare!
— Questo poi no — replica Valentini — io non voglio uccidere nessuno, perchè desidero conservare le mani nette di sangue.
E da anima generosa, quale era, mantenne, come sempre, la promessa, puntando basso, tanto che la sua palla andò a conficcarsi nel suolo davanti, ma molto davanti al Torre.
Delcasse:
— Da che parte, Valentini, portate l’orologio?
— A sinistra, come di costume.
— Mettetelo a destra, perchè è sempre un riparo. Molte volte l’orologio ha salvato la vita al suo proprietario.
— E perfettamente inutile, caro avvocato; se la palla ha da arrivare, arriverà con o senza orologio.
E scosse le spalle, Valentini, con suprema indifferenza.
L’avvocato Delcasse, che amava il Valentini, insiste e finisce per dargli il suo orologio, dicendogli:
— Mettetelo nel taschino di destra. È un ricordo di mia madre; vi porterà fortuna.