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tesse in rapporto coi due suoi rappresentanti. Ma intanto il capitano viaggiava per ragioni di servizio, la lettera di Morès e Guerin non l’ebbe subito, e questi due, visto il ritardo, gli scrissero una seconda volta, minacciandolo di pubblicare che egli scappava a bella posta dinanzi al nuovo avversario.

Quando il Cremieu-Foà ebbe questa seconda lettera, se ne offese, massime col De Morès che gli era stato compagno di promozione alle scuole di Saint-Cyr e Saumur, e nominò il capitano Mayer e il tenente Trouchu a padrini contro il Lamase; mentre insieme, incaricò due altri amici di chiedere soddisfazione a De Morès e Guerin della loro seconda lettera ingiuriosa.

Il 20 giugno Cremieu-Foà e Lamase si batterono alla pistola senza colpirsi; il verbale delle condizioni, fatto prima del duello, doveva rimanere segreto fino a duello compiuto, invece la stessa mattina alcuni giornali lo pubblicarono, onde il De Morès, venendo sul terreno, era irritato, e volgendosi ai padrini avversarî si lagnò di tale pubblicazione e disse al capitano Mayer:

— Io e voi soli avevamo copia di questo verbale; io non l’ho data a nessuno; dunque, se i giornali lo pubblicarono l’ebbero da voi.

E il capitano Mayer rispose:

— Io non commisi simile indiscrezione (e risultò infatti che egli non c’entrava); però, ne assumo la responsabilità e sono ai vostri ordini1.

E così fu deciso il duello fra lui e il De Morès, mentre già il De Morès doveva battersi col Cremieu-Foà.

Il duello ebbe luogo giovedì (23 giugno) mattina alle 10



  1. Nella Inchiesta della Cassazione sull’affare Dreyfus, pubblicata nel Figaro, è interessante la deposizione di Grenier, figlio del generale Grenier, di cui il famigerato Esterhazy fu ufficiale d’ordinanza. Il Grenier depone: «Fu Esterhazy che pubblicò il verbale del duello Lamase, pubblicazione che dette origine al duello Morès e Meyer, nel quale quest’ultimo perì. Ma, alle Assise, il famigerato Ulano si guardò bene di dire una sola parola della propria responsabilità». Oh, il coraggio dell’Ulano!