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quello in uso presso i nostri eleganti cavalieri della civile Europa.


Due cowboys, certi J. Corrasco e Mantenna Basso, essendo venuti fra loro a diverbio per futili motivi, decisero di appianare i loro dissensi mediante un duello a morte, sciegliendo come arma di combattimento, il famoso laccio di cui essi si servono tanto destramente per catturare cavalli o buoi allo stato selvaggio.

Montati ambedue sopra focosi cavalli, cominciarono, galoppando uno contro l’altro, a lanciarsi il laccio fatale, mirando ognun d’essi a cogliere in quello il collo dell’avversario.

Vigorosi e sveltissimi ambedue, per un po’ di tempo si mostrarono di eguale abilità, schermendosi con rapidi movimenti, con agilità incredibile contro le strette della corda fatale.

Finalmente Corrasco, con un colpo da maestro, riuscì a passare il laccio attorno al collo di Basso; quindi, lanciando il cavallo a gran carriera, strappò di sella l’avversario, trascinandolo dietro di sè per un percorso di quasi due miglia. Naturalmente il povero Basso rimase strangolato sul colpo ed orribilmente sfracellato pel continuo sbattere contro le pietre, durante quella corsa vertiginosa.

Anche ora, dopo dieci anni, la polizia americana continua a ricercare attivamente il Corrasco; il quale, se acchiappato, secondo il codice del Texas, sarà condannato a morte per assassinio in primo grado.


Un dispaccio del maggio 1890 da New-York all’Agenzia Daziel parla di un terribile duello allo stile, combattuto da due italiani stabiliti in quella città.