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inesistenza di reato, contro il barone Patti e il maestro Franco Vega, padrini dello Zitello, imputati d’istigazione al duello e chiese per il Zitello il rinvio degli atti al giudice istruttore, con mandato di cattura per omicidio volontario.

Il tribunale riconobbe essersi osservate nel duello le regole cavalleresche.

Assolse conforme alle conclusioni del pubblico ministero i signori Patti e Vega, condannò difformemente dalla detta conclusione lo Zitello ad un anno di detenzione ed a cinquecento lire di multa per reato d’omicidio.

Lo Zitello interpose appello, chiedendo una diminuzione di pena, ritenendo che le regole cavalleresche gli avessero imposto di condursi come si condusse, sul terreno.


Pure nel 1889, il signor Borba viene a vie di fatto col signor Compagno.

Il fatto essendo avvenuto in un teatro di Palermo, obbligò i due avversari a scendere sul terreno.

Il Borba ricevette un fendente al capo che gli produsse una ferita grave. Sopravvenuta una eresipela, il Borba morì.


1890 (17 ottobre). — Due duelli misteriosi. Il conte Adeleski e il conte Clermont-Tonnerre; Isabella Hernandez e Rosa Gusman; Duval e Marcel; Parteneut e Mac-Evoy; in America; Policastrelli e Ranchibile. — Il giorno 17 ottobre del 1890 si svolse dinanzi il consiglio della marina di guerra a Tolone il processo del sotto-ufficiale Wernert accusato di diserzione. La sua comparsa dinanzi i giudici militari non fu che l’episodio di un dramma intimo, il mistero del quale non venne ancora svelato.

«Carlo Wernert ha 27 anni. È un giovane sotto-ufficiale di alta statura, dalla fisonomia aperta e simpatica. Alsaziano,