Pagina:I Duelli Mortali Del Secolo XIX, Battistelli, 1899.djvu/225


213

al direttore del giornale, perchè le pubblicasse. Non era facile dire di no; eppure quella roba non si poteva assolutamente stampare, perchè priva di senso comune.

Il direttore un bel giorno, seccato, respinge i nobili scritti, accompagnandoli con una lettera:

«I tuoi scritti, o figlio di Dei, sono ispirati dalla Luna e dal Sole; contengono concetti così elevati, talmente sublimi, che solo i figli del cielo possono comprendere. Noi siamo indegni di leggerli; indegno è il mio giornale di comunicarli alle turbe.... ecc., ecc.».

Il Mandarino, mangiò la foglia, e all’indomani.... oh, non temete, non mandò a sfidare il giornalista, perchè.... dondolava attaccato pel collo ad un lungo palo!...

Starebbero freschi i giornalisti italiani, se i metodi chinesi prendessero piede nel bel paese!


14 agosto 1889. Triberti-Zaccone. — Ecco perchè due bravi giovanetti scesero in campo uno contro l’altro armati; ecco perchè una giovane esistenza veniva sacrificata alla stupida costumanza del duello; alle grottesche esigenze di una mal interpretata disciplina militare.

Triberti di Brescia e Zaccone di Biella sono due allievi della Scuola Militare, due bravi giovanetti e buoni amici. Durante una lezione, il professore interroga Triberti che non risponde; rimprovero di prammatica, seguito da relative scuse.

— Dal mio posto non vedo ciò che è scritto sulla lavagna, perchè sono miope.

— Anch’io sono miope, esclama lo Zaccone che gli sta accanto, quasi scherzando, e pur ci vedo....

Terminata la lezione il Triberti attende lo Zaccone fuori della classe e gli assesta uno schiaffo.

Corre nomina dei rappresentanti con relativa sfida; ma, essendo principiati gli esami, vien deciso di rimandare lo scontro al termine di questi.

Nel frattempo colleghi e superiori fanno a gara per ten-