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— Dunque, sei risoluto?

— Decisissimo.

— Vuoi proprio andare in fondo?

— Sì, o il sig. De Witt mi fa le sue scuse, o si batte. Pensate voi a tutto; io affido a voialtri due la tutela del mio onore.

E il Parrini consegnò ai suoi rappresentanti questa lettera:


Li 18 luglio, 1884.

«Miei cari amici, conte Giovanni Arrivabene e cav. dott. Gaetano Malenotti.

«Questa mattina essendo stato proditoriamente aggredito dal sig. cav. avv. Eugenio De Witt al mio ingresso al Fieramosca, vi incarico di recarvi al suo domicilio Hôtel Cavour, per chiedergli quella riparazione che nel vostro senno crederete opportuna.

«Affidandovi questo delicato mandato, ho piacere di dichiararvi che io sono pronto a qualunque evenienza. Il mio recapito è al Fieramosca.

«Di voi affezionatissimo

«C. Parrini».



Le pratiche che seguono una lettera di sfida sono troppo note anche ai profani, perchè qui si narri quanto operarono i rappresentanti dei due avversari. Sta di fatto che, alle 3 pom. del 18 luglio, veniva sottoscritto questo verbale:


Firenze, 18 luglio 1884 (ore 3 pom.).

In seguito ad una corrispondenza da Firenze alla Gazzetta d’Italia del 16 luglio corrente, nella parte che riflette