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in duello colpi e procurate ferite che causarono morte. Crimine questo preveduto dagli art. 206, 223 e 226 del codice penale.


(Dal Gil Blas).


Al signor Emilio Villemont.

                     Caro Confratello,

Ho letto il vostro articolo sul duello, e, benchè io condivida pienamente tutte le vostre idee su tale argomento, spero che mi permetterete di fare alcune rettifiche, che meglio chiariscono taluni dettagli, al dispaccio sul quale il vostro articolo si basa. I signori Arcier e Hanër, marescialli di alloggio alla 13.ª batteria del 25.° di artiglieria, si sono battuti al fioretto, e, come lo dice il telegramma, per un motivo futilissimo. Lo scontro ha avuto luogo a Châlons e non nel Campo. Ecco come stanno i fatti.

Due o tre batterie di artiglieria recantesi al campo di Châlons, o mentre ritornavano dal campo erano di passaggio per quella città.

C’è l’abitudine che quando un corpo è di passaggio da una città viene ricevuto, è il termine consacrante l’atto, dai reggimenti che sono di guarnigione nella località, per la quale passa il corpo in marcia.

Ora, come a Châlons risiedono due reggimenti d’artiglieria, l’8.° e il 25.° ciascuno di essi deve a turno ricevere i commilitoni di passaggio, e la settimana decorsa, questo turno spettava al 25.°

A proposito di questo ricevimento, al mattino sorse disputa alla tavola dei sott’ufficiali della 13.ª batteria, e il maresciallo Arder dichiarò, che non poteva assistere al ricevimento de’ compagni per un precedente invito a pranzo da persone del paese.


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