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Così venne deciso e così fu fatto.

La palla del Millelire colpì il Gibelli al fianco, sotto l’ultima costola, ed il ferito non piroettò; ma, fatti alcuni passi verso l’avversario, si ripiegò e cadde lentamente sul fianco non offeso.

Trasportato dai padrini e dai medici in un casolare, vicino, poche ore dopo rendeva l’ultimo sospiro.

Come dev’essere triste morire tanto crudelmente nel fiore degli anni, per un falso amor proprio, quando s’ha una famiglia, quando la sorte ci fu benigna in tutto; quando non s’è per anco goduta la propria parte di sole!


1879. — Per ragioni assolutamente intime, ma nelle quali il sottotenente di fanteria G** non c’entrava per nulla, un maestro di scherma F** percosse con la mano l’ufficiale.

Dopo varie peripezie lo scontro ebbe luogo il 24 dicembre 1879, vicino a Messina. Il maestro s’ebbe un traversone di piatto prima; poi una puntata all’inguine per la quale dopo due mesi moriva a Palermo.


187.... — A Palermo il duca di Cesarò per una polemica giornalistica ebbe un duello alla pistola col professore F** che vi lasciò la vita.


29 maggio 1880. — De Gil de Olivares-Conte De Lardi — Talvolta anche una semplice discussione politica sugli affari di Spagna può costare la vita ad un galantuomo che, se ha lo scilinguagnolo sciolto per discutere molto, non ha alcuna volontà di passare le onde tetre con Caronte. La prova ce la