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Gl’imputati sono Clovis Hugues, giornalista, di ventisei anni, nato a Ménerbes;

Mallet Antonio Bartolomeo, parrucchiere, di trentasette anni, nato a Marsiglia;

Mellau Bartolomeo, professore, di trentasette anni, nato a Marsiglia;

Daime Alessandro, piazzista, di ventitre anni, nato a Vitrolles;

Jourdan, impiegato, di vent’otto anni, nato a Marsiglia.

L’atto d’accusa dice che Clovis Hugues, redattore del giornale la Jeune République, avendo creduto di riscontrare alcune insinuazioni offensive per l’onore della sua signora, in un articolo pubblicato da Daime, detto Désire Mordant, redattore del giornale Aigle, gli mandò i suoi padrini, i quali abboccatisi con quelli avversari e non essendo riusciti a conciliare le parti, concordarono un duello alla spada fra i loro rappresentati. Il tre dicembre 1877, gli avversari si trovarono di fronte in un bosco deserto, nelle vicinanze di Marsiglia.

Riuscito vano un ultimo tentativo di riconciliazione, i due avversari furono collocati di fronte, essendo stato stabilito che il duello cesserebbe al primo sangue.

Sino dai primi attacchi, Daime sfiorò due volte la camicia e la spalla destra dell’avversario dicendo: vi ho toccato. Pochi istanti dopo Daime fu colpito in pieno petto e cadde tra le braccia del fratello, che restò solo col medico; qualche minuto dopo spirò nella vettura nella quale lo trasportarono a casa. L’autopsia dimostrò che la spada era penetrata all’insotto della mammella destra ed aveva attraversato il polmone da parte a parte, perforata l’aorta e lesa la prima parte del polmone sinistro. La morte era stata quasi istantanea.

I testimoni del duello si contraddissero ne’ loro interrogatori. Daime Alexandre, Jourdan e Marius dichiararono che Daime Joseph, toccato l’avversario, abbassò l’arma, e che di quell’atto profittasse Clovis Hugues per ferirlo.

Mellau e Mallet protestarono energicamente contro tale affermazione, affermando che il combattimento si svolse nella maniera più corretta.