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zia inglese, che nel marzo del 1853 emise il seguente verdetto contro Barhélemy e C.i:

«Siete stati riconosciuti colpevoli del crimine di omicidio, dopo una lunga e paziente istruttoria; ed ora è mio dovere di pronunciare la condanna nella quale siete incorsi.

Come stranieri, forse voi non avrete conosciuto abbastanza la legge di questo paese contro il duello; e debbo pure tener conto che avete passati più di cinque mesi in prigione. Queste circostanze mi determinano a pronunciare una sentenza molto meno severa di quella che altrimenti avrei dovuto. Vi condanno, dunque, a passare ancora due mesi in prigione».

Poco dopo, però, Berthélemy fu impiccato e si sa il perchè!


1853. Il sottotenente Bottoni e l’avvocato Airaudi di Veglio. — Il 9 luglio 1853 un duello alla pistola avvenne a Nizza — Alpi marittime — fra il sottotenente Bottoni del 13.° reggimento fanteria e l’avvocato Airaudi di Veglio, che vi perdeva la vita.

Secondo quanto era stato convenuto, i due combattenti si collocarono a una distanza di venti passi. L’ufficiale tirò per primo; poi sparò l’avvocato e la sua pistola fece un fuoco lungo. I secondi dichiararono l’onore soddisfatto e proposero ai due avversari di abbracciarsi. Ambedue accondiscesero all’invito e si mossero incontro. Al momento di abbracciarsi, l’avvocato Airaudi di Veglio cadde privo di sensi. La palla dell’avversario gli era penetrata nel petto senza ch’egli se ne fosse accorto. Avversario e padrini trasportarono l’avvocato all’ospedale, ove giunse in uno stato disperatissimo.

Dopo la morte dell’avvocato, vi fu un processo, seguito da numerose dispute; da pubblicazioni, da libelli, ecc., ecc. ma tutto finì con la condanna a quindici anni di relegazione da scontarsi, se non interviene la clemenza sovrana (!), in una delle galere dello stato.

Così prescriveva la legislazione sarda!