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— Continuiamo; rispondono i duellanti.

Le munizioni, però, sono finite e i duellanti non si sono fatti alcun male.

Come si fa? I giovani padrini corrono a procurarsene delle nuove e tornano sul campo della lotta e perchè almeno uno resti sul terreno, li pongono a sei passi di distanza.

Si spara di nuovo; ma invano: il Dio protettore dei ragazzi faceva deviare le palle.

I padrini si seccano e pongono i duellanti a quattro passi d’intervallo; comandano il fuoco e questa volta la palla di Brodnicki penetra nello stomaco di Zeenkowiez, per allogarsi nella spina dorsale.

Zeenkowiez cade morente.

Gli altri si danno alla fuga attraverso i campi; ma, dopo un paio d’ore di corsa sfrenata, tornano in sè e decidono di recarsi a Posen in cerca di un chirurgo.

Quando questi giunse sul luogo della pugna, il giovinetto Zeenkowiez era già freddo cadavere.

I tre ragazzi, spaventati, inventarono una storiella per nascondere il fallo; ma essendosene mescolata la giustizia, Brodnicki e i due padrini Podelitzki e Wrobleovrentzki furono arrestati e processati.

Brodnicki fu condannato a sei anni di carcere semplice e i due padrini a diciotto mesi della stessa pena; le quattro famiglie a piangere sulla sorte dei figli.


Nel giugno del 1851 tra Le Suffrage Universel, giornale repubblicano, e l’Écho du Midi, leggittimista, di Montpellier, s’intavola una furiosa ed aspra polemica, che, coronata da paroloni e da frasi punto parlamentari, condusse ad un duello.

Aristide Ollivier, redattore capo del Suffrage, rifiutando di battersi con Escande, redattore capo dell’Écho per un motivo che non aveva alcun riporto con l’onore, provoca tutto quanto il partito legittimista e in mezzo a quindici