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desco fredda uno degli ufficiali russi. Un altro ufficiale si presenta ed è ferito gravemente; il terzo non incontra sorte migliore; il tedesco impugna per la quarta volta la pistola, ma mentre sta per spacciare il quarto ufficiale, un distaccamento di truppe circonda i duellanti, li arresta, li carica dentro alcune carrozze chiuse e li conduce nella fortezza di Varsavia. Per molto tempo non se ne seppe più nulla. Ma molto più tardi si apprese che il giovane tedesco, il quale aveva sfidato gli ufficiali russi a dozzine e ne aveva uccisi alcuni, era figlio di un principe sovrano di Germania.


1851. I giovanetti Brodnicki e Zeenkowiez; Ollivier e Ginestous. — Eccoci a Posen (14 febbraio 1851).

Casimiro Brodnicki ha diciassette anni; Anselmo Zeenkowiez ne ha sedici; appartengono ambedue alla nobiltà del gran ducato di Posen e frequentano insieme la terza classe del ginnasio reale.

Casimiro e Anselmo sono molto amici.

Ai primi di febbraio, Anselmo prega Casimiro di prendergli a nolo una sella per fare una passegggiata a cavallo. Casimiro rende il servigio all’amico; ma Anselmo, riportando la sella, rifiuta il pagamento convenuto, sicchè il carrozziere se la prende con Casimiro.

Ne sorge disputa, e nel calore del diverbio, Brodnicki regala a Zeenkowiez l’epiteto di scroccone.

Di qui, sfida e accettazione di sfida.

All’indomani, era un sabato, allo spuntar del giorno i due giovanetti si trovano a faccia sul terreno, in un prato detto Colombia, vicino alla foresta di querce, che sorge a settentrione di Posen.

Fungevano da padrini due compagni di scuola di quindici anni!

I due avversari son collocati a dieci passi di distanza e al comando sparano insieme, senza colpirsi.

— Continuiamo; dicono i padrini che si divertono.