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All’indomani, egli scrisse una lettera ad un altro tenente, offrendosi di smentire le parole, che gli erano state rimproverate, e questo, alla presenza delle persone che le avevano riferite.

Il tenente partecipò la lettera agli ufficiali, che erano al caffè. Cazalot prese la lettera e scorgendo Crestin che se la passeggiava tranquillamente sulla piazza, gliela rimise, accompagnando la presentazione con gli epiteti i più ingiuriosi e coronati in fine da una potentissima pedata.

In seguito a questa scena, tanto scandalosa, fu concertato un duello, e Crestin, come offeso, volle la pistola.

Però, il tenente Bocher, che il giorno prima aveva provocato l’avvocato Crestin, pretendeva la priorità nella vertenza che lo riguardava personalmente, perchè l’ingiuria fatta a Crestin era precedente alle vie di fatto del tenente Cazalot.

Sottoposta la discussione del punto controverso al giudizio degli ufficiali del reggimento, fu stabilito che le vie di fatto del tenente Cazalot contro l’avvocato Crestin esigevano la priorità nella riparazione.

Si scese sul terreno e il tenente Cazalot ricevette una palla che lo rese cadavere1.

Il tenente Bocher si guardò bene, dopo questo risultato, d’insistere per un nuovo duello.


1848. Spotorno ed Enea; i due invalidi. — A Palermo nel 1848 le lotte politiche armarono l’uno contro l’altro lo Spotorno e l’Enea, che morì di spada sul terreno del duello.

  1. Veggasi Gaz. des Tribunaux, 36 luglio e 3 settembre 1847.