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amici a trovarlo all’indomani a casa sua. Scambio di indirizzi e separazione.

All’indomani certo signor L** si presentò a Kant con una lettera di Dutilleux, nella quale questi esigeva un duello, dichiarando, che avrebbe considerato come atto di viltà qualsiasi accenno a scuse.

La faccenda non andò per le lunghe. La lotta cruenta fu combinata e la scelta cadde sulla sciabola.

I duellanti si batterono a monte di Herstal.

Dopo alcune azioni portate con vigoria da Dutilleux, Kant prese il tempo, e mentre l’avversario stava per slanciarsi di nuovo sopra di lui, irrigidì il braccio con vigore, talchè.... Dutilleux s’infilò. La sciabola avevagli traversato il polmone destro, tagliando a metà una costola, dopo avergli trinciato il pugno e la parte interna dell’avambraccio.

La morte di Dutilleux fu istantanea.


1843. Maurice e Hamon; de Haber, de Goelers e Verefkin. — James Fritz-Maurice, di Princeton nel Kentucky e uno dei suoi amici Henry Hamon, dopo aver bevuto insieme nell’osteria del Globo, finirono per questionare.

— Che peccato, esclamò Hamon, che non ci sieno Rébeceaïtes in questo paese; ma non fa niente: andrò a demolire la tua baracca e ti farò passare un brutto quarto d’ora!

— Tu non demolirai nulla, perchè ti batterai con la pistola subito, qui, su due piedi con me, ed io ti ucciderò.

I due interlocutori si rinchiusero in una rimessa (1 luglio 1843), sotto pretesto di sparare a polvere.

I dipendenti udirono il rumore di quattro spari; ma non se ne dettero per intesi, perchè.... sparavano a polvere! Però, all’ultima scarica Hamon rimase leggermente tocco ad una gamba, e Fritz prese la fuga.

Hamon fasciò alla meglio la ferita e se n’andò a passeggiare.

Di li a due ore i contendenti, per una curiosa fatalità s’incontrarono di bel nuovo: