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I due ufficiali dello stesso reggimento, che accettarono di funzionare da testimoni, posero in opera quanto era in loro potere per riconciliare gli avversari. Disperando ormai di poter riescire nel tentativo di una soluzione pacifica, fecero un supremo sforzo nel momento d’incominciare il duello. Ed anche questo supremo sforzo essendo riescito vano, i padrini si ritirarono, dimenticandosi, però, di portar seco le armi.

Fatti pochi passi, il cozzare delle spade li fece tornare indietro, allo scopo d’impedire il combattimento; ma, benchè corressero di gran lena, giunsero solo in tempo a ricevere nelle loro braccia il tenente D**, a cui un colpo di spada aveva attraversato il cuore.

Il tenente B** che non sembrava ferito e s’infilava la giubba per andarsene, all’improvviso si ripiegò su sè stesso e spirò accanto all’avversario ucciso!1.


1843. Dutilleux e Kant. — Un duello alla sciabola nel luglio del 1843 costò la vita a un certo signor Dutilleux, di Namur.

La causa è.... semplicissima.

Una sera di quel luglio, il tenente d’artiglieria belga Kant, uscendo da casa sua insieme ad un amico, fu apostrofato dal Dutilleux, con queste parole:

— Vorrei ben sapere, signore, perchè mi guardate con quell’aria insolente?

Kant, rispose calmissimo:

— Signore, non solo non vi guardava, ma debbo dirvi che non vi avevo nemmeno veduto.

Dutilleux, non soddisfatto, alzò la voce e con parole, che non si trascrivono, offese Kant, invitandolo a mandare due

  1. Questo duello tragico è descritto nella Gaz. des trib. del 26 novembre 1842.