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dante — io dietro a lui — e l’uno appresso dell’altro tutta la lunga fila passò tranquillamente le acque del Volturno, che giungevano alla cintola; e le guadò nel passo denominato Scafa di Caiazzo — passo, che prima dello scoppiar della guerra, attraversavasi a mezzo di largo battello, chiamato nella Campania scafa, ed in altre regioni d’Italia Porto e Traghetto.
In quel medesimo passo i Francesi, regnando il loro Luigi XII, avevano pur guadato il Volturno, provenienti dal Garigliano, allorchè per togliere il regno a Federico re di Napoli, accostatisi a Capua difesa da Fabrizio Colonna, la batterono obbligandola a capitolare nell’anno 1501.
Il Battaglione dei Cacciatori bolognesi, raggiunta l’altra sponda — rimandata con largo compenso la guida — messosi in ordinanza di battaglia con piccolo distaccamento di avanguardia e dietro guardia, si diresse alle alture di Caiazzo.
Se dalla magica villa di Caserta, muovendo verso Caiazzo, vogliasi seguire il muro di cinta del parco reale, si giunge a quel ridente pendìo, sul quale, a guisa di pecore pascenti, stanno sparse le biancheggianti case e la pittoresca chiesa di San Leucio.
Attraversando la boscaglia aspra e selvaggia, chiamata Gradillo, ove inchina più bassa, si discende al Volturno; alla opposta riva sorge Caiazzo sullo scoscendimento di uno di quei poggi dei quali è formata quella pittoresca costiera. Dista da Capua otto miglia. Il nome suo alterato dalla pronunzia è quello dell’antica Calatia, rammentata nelle istorie delle guerre Sannite e dopo essere stato durante l’impero romano Municipio fu poi retto col titolo di Marchesato e per prima la signoreggiò con tale titolo la fiorentina famiglia dei Corsi.
Salendo il drappello garibaldino il ripido sentiero di quella costa sentivasi il rimbombo cupo delle artiglierie tuonare per tutta quella contrada.
Capua era stata in quel momento attaccata dalla colonna garibaldina comandata dal Riistow, come se si volesse in realtà assaltarla e conquistarla.
Tutti i battaglioni Regi che guadavano il passaggio dell’alto Volturno, e le milizie che presidiavano Caiazzo accorrevano alla difesa di Capua. Dieci mila Regi gettavansi contro la colonna del Rüstow schiacciandola sotto un diluvio di proiettili. In quello stesso tempo il Cattabeni, dopo aver tranquillamente guadato il Volturno, andava a stabilirsi sulle alture di Caiazzo. I Bavaresi dalle mura di Capua, e dal campo trincerato tiravano sui battaglioni scoperti senza colpo sbagliare.
Quel combattimento durò sei ore; e cento volontari caddero feriti e morti, tra i quali estinto il valoroso colonnello Puppi di Siena.