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Il quarto alamento faceva il pallatio, cum distributione parimente quale negli insinuati, la porta dempta occupatrice del mediano intervallo. Gli altri sei cum regulata correspondentia et harmonia degli reliqui, nelle gioie (ad opposito degli pianeti, et Symmetriato congresso) le virtuose operatione subinclinate a quelli, expresse in forma di elegante Nymphe cum gli tituli et signi del suo effecto. La septima mediana nel frontespicio, o vero fastigiato della porta era collocata di directo in obvio della septima gioia, continente il Planeta Sole. La quale era più de l’altre sublevata per la locatione del throno della Regina. Per la quale cosa omni parte accuratissimamente di materia, di numero, di forma ad linea, et qualunque minima parte et locatione aequatissimamente, et a llibella correspondeva, et cusì mutuamente la parte dextra cum la sinistra et de qui et de lì cum exquisitissimo congresso convenivano. Del quale superexcellente loco ciascuno alamento extenso era di passi vintiocto. Per tale elegante dispositione era aequabile questa subdivale corte circumcirca tutta di perfectissimo oro ritecta, opera miranda et ineffabile. Gli pilastrelli, o vero semiquadrangule cum discrepantia di quatro passi l’una da l’altra cum iusta partitione septenaria (numero alla natura gratissimo) erano di finissimo et orientale lapislazuli, cum iocundissima impletione del suo coloramento, cum lepidissima disseminatione di minute scintule d’oro decorate. Il fronte delle quale tra le concludente undiculatione erano mirabilmente interscalpto candelabri, cum spectatissima sociatione di fronde, copie, monstriculi, capi capillati di fogliatura, pupi cum le extremitate in scyle, avicule, et copie, et vasculi ballaustici, cum egregie inventione et cogitati, dall’ima crepidine al summo scapo di anaglypho quasi divulso dal suo plano fundo. La crassitudine delle quale dal suo ascenso exacta. Queste dunque cum sociale et gratissimo convento, tra le lame auree la intermissione faceano degli decentissimi spatii. Gli capitelli erano di factura conveniente a l’altre operature. Di sopra extendevase il trabe recto cum gli caelati liniamenti requisiti, cum Cylindruli, o vero Terreticuli, binariamente gli suppressi verticuli intercalati. Et soprasequente il suo ornato Zophoro. Il quale alternatamente tali expressi contenivano Capi di bovi, cum gli corni innodati di fascie, inundante cum pendente bacce insute cum dui rami Mirthei, nella sectione mediana laqueati di volante Cimosse, et cum delphini, cum le branchie infogliate et similmente le pinne cum la extrema parte migrante in fogliature, et nel vertigine alcuni pueruli cum le mane rapendo il vertigine desinente in antiquario fiore. Il delphineo capo havea la sima, della quale una parte verso il puerulo se invertiva, et l’altra se involtava verso uno vaso cum aperto hiato,