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potiamo tutte le particularitate di tale operamento. Ma cum quelli che di tale factione sono rudi reservati ratiocineramo.
Dunque in questa (come cusì dico) Ara, profundata cum gulature, intecte di foglie, cum modesta gradulatione di subtile incisure. Tra le quale di transparente petra Alabastrite, rimaste immune le proportionate fascie, per l’extremitate dilla quadrangula fronte, aequilata ambiente. Summa cum diligentia era inscalpto uno homo di aetate appresso la virilitate excedente, di rusticitate rubesto, cum la barba folta di pilatura da durecia irriciati al mento, per lo exito suo malamente dalla dura pelle.
Sedeva sopra uno saxo fincto, cum una pelle hircina. La quale cum le posteriore parte excoriata in nodulo la havea d’antorno sopra gli sui fianchi cincta. Et la parte dil collo cum la pilatura verso ad sé, tra le sue varicose tibie pendeva. Dinanti a llui in medio le tumide Sure era uno Acmone, overo incude, in uno toroso frusto di arbore truncato infixo. Sopra dil quale egli intento fabricava uno paro di candente allette, il malleo levato tenendo il suo artificio percotendo. Et quivi ananti a llui se stava una nobilissima Matrona, che alle sue delicate spalle erano inserte due ale di plumatile penne. La quale teniva uno infante suo figliuolo nudo, sedente sopra cum le clunule la polposa coxa genitricia alquanto la Dea Matre levata tenentila, cum il pedi nudato sopra posito ad uno saxo, ritenuto inseme cum il sedile dil malleante fabro, simulato in lapideo monticulo. Cum una fornacula in una cavernicula in cui ardeva il carbunculato foco. Et la Matrona havea le sue trece compositamente riportate sopra dilla sua dilatata fronte, circumornando la copiosa testa, tanto expressa delicatamente, che io non so per quale ragione quelle astante statue in lei non fusseron incitate, le quale parimente sa ritrovavano all’opera fabrile. Ancora poscia ivi era uno armigero di sembiante fremebondo induto di antiquaria torace aegide, cum il spaventoso capo di Medusa nel pecto, et cum altri nobili exquisiti toracali. Cum il baltheo transversale per l’amplo pecto, et teniva cum il musculoso brachio una hasta alquanto levato. Et cum Apice cristata galea munito il capo, l’altro brachio non apparendo, dalle anteriore figure impedito. Apparea etiam uno giovene et vedevasi dal pecto in suso, vestito di tenue panno, oltra lo inclinato capo dil dicto fabro.
La praedicta historia l’artifice sopra uno piano di coralicea petra di colore, havea diligentemente riportata, et introducta nel termine undulato dilla Ara. Il quale coloramento per la translucida petra ridundava, solamente supposita la colorata ad gli nudi corpi et membri, et nel intervacuo conterminato ambiente alle figure. Quale rosa incarnate appa-