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lo inciso dilla laterale extensione dilla corona appareva lo conveniente prono. Gli lymbi dil quale, overo extremitate iustamente cum gli Cimacii dilla prominentia dilla coronatione se copulavano.

Finalmente il frontispicio cum exquisita correspondentia participando il liniamento dilla elegante coronice, nel suo primo ordine usurpava poscia il piano dil proiecto quadrato, ultimo, una parte di coronice denticulata, intra la quale si continiva la planitie angulare.

La praedicta porta fue diligentissimamente adfabrefacta in una politura aequata di lapideo tabulato secto, conformantise le undulate figure nel cohaeso dille tabule. Cum vaga convenientia dille inserte opere, et la materia luculea, et gratiosa. Da uno lato et l’altro dal contento dilla porta separate dui passi, extavano ancora immote due magne et superbe columne fina alla sua crepidine di scabricie di ruina sepulte. Dalle quale io al potere il ruinamento rimovendo, le base aenee denudai discoprendole, et tali di materia erano gli Capitelli, egregiamente conflati. Et per piacere mesurando la crassitudine di una Base, et duplicantila, exprimeva il diametro integro dilla ima crassitudine dilla columna. Per la quale mensuratione trovai la proceritate sua più che duidetriginta cubiti. Le due vicine alla porta, di finissimo Porphyrite, et di gratioso Ophites, l’altre due cariatice, overo striate, overo canaliculate, et optimamente prompte. Ultra queste poscia alla leva et dextra parte ordinariamente cum sotiale binato altre cum modesta Enthesi petra durissima laconica astavano.

Il semidiametro de l’ima circuitione dilla columna facea la crassitudine dilla Base, la quale di Thori, di orbiculo, overo Scotia, overo Trochilo, et Plintho constava. Quel semidiviso per tertio, per sé uno usurpava il Plintho, la sua latitudine uno diametro et semi. Partito ancora le due partitione in quatro, una tolleva il summo Thoro. Distribuite le tre in parte gemine una apprehendeva il Thoro imo, et l’altra se praestava all’excavato Trochilo. Cum gli lymbi tolta una septima parte sua. Tale mensuratione trovai dagli periti artifici elegantemente observata. Sopra gli regulati capitelli dille antedicte columne, se extendeva una egregia Trabe, overo Epistylio cum la ima fascia ornata di rotundati verticoli, overo bacce, et la secunda cum associatione in longo di fusi truncati, intercalati tra l’uno et l’altro dui spondili soppressi in filatura. La tertia cum venustate aprovata era investita di Simate auricule in nobile foliatura cauliculata di expresso probatissimo. Superassideva a questo il Zophoro di sinuose fronde, nelle spire, overo vertigini grandi et diversi scapi et fiori cum vaga pampinulatura profundamente interscalpti, negli quali molte volucre nidulavano. Sopra poscia sequiva uno ordine di exquisiti Mutuli, cum mo-