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Relicta questa praecellentissima et mysteriosa et inexcogitabile factura iterum ritornai a riguardare il prodigioso Caballo. Il quale havea il capo osseo, et macro, et proportionatamente picolo, optimo figmento apparea dil stare inconstante, et di mora impatiente, vedevasi quasi il tremulare degli sui pulpamenti, et più vivo che fincto. Cum una parola graeca excavata nel fronte. GENEA. Daposcia molti altri grandi frusti, et fragmenti di qualunque liniamenti, tra maximi acervi di ruina confragosi. Et di tutte solamente intacte lo edace et volabile tempo havea ad queste quatro stupende cose, Porta, Caballo, colosso, et Elephanto benignamente perdonato. O sancti patri antiqui artifici, quale immanitate invase tanta vostra virtute, che con vui nella sepultura, portasti di tante divitie la exhaereditatione nostra?
Pervenuto dunque ad questa veterrima porta di opera molto spectabile, et cum exquisite regulatione et arte, et praeclari ornati di scalptura, et di vario liniamento maravegliosamente consttucta. Per le quale tutte cose essendo io studioso et di voluptate infiammato di intendere il fetoso intellecto, et la pervestigatione acre dil perspicace Architecto, dilla sua dimensione, et circa il liniamento et la prattica perscrutandola subtilmente cusì io feci.
Uno quadrato collocato soto le columne, bine per lato diligentemente mensurai. Dalla quale mensuratione facilmente tuta la symmetria compresi dilla praelibata porta. La quale explanando transcorrerò brevemente. Una tetragona figura .A.B.C.D. divisa per tre linee recte et tre transversarie aequidistante, sarano sedeci quadrati. Addendo poscia alla figura quanto è la sua medietate, et cum quelle medesime partitione dividendo l’adiuncto, trovasi .xxiiii. quadrati. Questa figura di cordicelle quanto si praesta utile et opportuna ad reportare al curto, in segmento, overo in lepturgia et in pictura in prompto se offerisce. Trahendo iterum nella prima figura A.B.C.D. dui diagonii. Et ancora in quella segnando due linee, recta, et transversaria mutuamente intersecte, quatro quadrati se faceano. Item in quella vacua sopra le isopleure facti quatro mediani puncti, et da uno ad l’altro deducte le linee si constituisce il Rhombo.
Conscripte per tale via le praedicte figure, io acconciamente considerava, quale ragione hano li caecutienti moderni da sé existimantise nell’arte aedificatoria non sapendo che cosa si sia? Tanto enorme ancora nelle sue false aedicule cusì sacre come prophane publice et private regulano, dehonestando le parte dal medio procedente, negligenti di quella che la natura indicando insegnia. Essendo aureo et coeleste dicto et documento, che la virtute in quello consiste et beatitudine canta il poeta, il quale deserto et neglecto necessario conviene disordinato reuscire, et omni cosa men-.