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solamente fora di tanto angustioso, afflicto, et prodigioso periculo traherae la mente mia, et la succissiva vita di tanto merore et lucto.


POLIA RACONTA PER QUAL MODO LA SAGACE NUTRICE PER VARII EXEMPLI ET PARADIGMI L’AMONISSE VITARE L’IRA, ET EVADERE LE MINE DELI DEI. ET COMO UNA DONNA DISPERATA PER INTEMPERATO AMORE SEME UCCISE. CONSULTANDO SENZA PIGRITARE IRE ALLA ANTISTA DEL SANCTO TEMPIO DELLA DOMINA VENERE, CHE QUELLO ESSA SOPRA DI CIÒ DEBI FARE. QUELLA BENIGNAMENTE GLI PRESTARAE CONVENEVOLE ET EFFICACE DOCUMENTO.

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ON SENCIA SUPREMA FATICA, ET IMpenso labore, Dive et prestabile Nymphe, si pole uno disposito et inclinato animo, ad uno proposito ritrare, maxime per obstinatione difficultato, et per tempo consuefacto, et più dummentre d’indi se ne prehende qualche dilecto spasso et recompensatione. Et quello nel contrario volerlo adaptare et rivertire dil tuto alienato, per fallace estimatione, summamente difficillimo se dimonstra. Et diciò mirando non si presta unoquantulo, si il senso alcuna fiata dipravato, distorto, et corrupto, le cose di materia dulcicule, ingrate, insuave, aspernabile, et amare soleno aparere. Et meno maraveglioso se offerisse. Prestantissime Nymphe, se la candidecia al gli ochii egri, impuri, et lippi, nigriscente aparendo offende. Si le cose rutilante, di livido tectorio, et le micante di candore, et di splendore renitente. Maculate, di rubigine consperse, obtecte di caligine, di vomicione sepiale perfuse, et di atramento infuscate sono damnate, senza dubio, non per diffecto dillo obiecto, ma per il sensuale morbo. Cusì né altramente io. Poscia che alli algori della casta Diana l’animo et la mente mia fermamente essendo habituata et professa, et religata et proscripta, grave peroe et molto difficile rendevase lo ingresso dell’ardente Amore acceptabile.

Al quale come a crudele hoste resistere (inexperta della sua dulcitudine) havevame obiectato pertinace contradictorio, et repugnante Nausea. Et volendo dunque probamente intenta, nel gelido core il novello amore inducere, necessitava industriosamente secludere gli repugnabuli contradicenti. Hora la sagace et versuta Nutrice intentissima di volere, quel duro et immassato