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sopra il fonte. Nel quale aptamente era infixo uno serpe aureo ficto obrepere fora d’una latebrosa crepidine di saxo. Cum involuti vertigini, di conveniente crassitudine evomeva largamente nel sonoro fonte la chiarissima aqua. Onde per tale magisterio il significo artifice, il serpe havea fuso inglobato, per infrenare lo impeto dell’aqua. La quale per libero meato et directo fistulato harebbe ultra gli limiti del fonte sparso. Sopra la plana del praefato sepulchro la Divina Genitrice sedeva puerpera exscalpta, non sencia summo stupore di pretiosa petra Sardonyce tricolore, sopra una sedula antiquaria, non excedente la sua sessione della sardoa vena, ma cum incredibile invento et artificio era tutto il cythereo corpusculo della vena lactea del onyce, quasi devestito, perché solamente era relicto uno velamine della rubra vena caelante lo arcano della natura, velando parte di una coxa, et il residuo sopra la plana descendeva. Demigrando poscia sopra per