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La prima pergula dunque inferiore di odorifero myrto intecta et florulento operosamente a virgule d’oro sopra in arcuale curvatura compacte alla coronice circunducta supra gli arculi dille columnelle auree. Le quale residevano sopra cum le basule la superficie di labro interno dilla quarta capsula circunducta di exquisitissima caelatura. Il complanato sotto dilla prima pergula, non tanto allo intellecto ostupire, ma il sentimento insensare. Era tutta dunque pavimentata in circo di olente ladano, cum gradata mixtura di Ambra, Mosco, Styrace, et Benzuì in fusco coloramento condensato. Nella quale fragrantissima mixtura elegantemente erano poscia albentissime margarite infixe, quale tessellatura riducte in uno circumvoluto phrygio in foliatura antiquaria, cum fructificatione olearea, et intro gli lovi gli flori, overo intro gli sui calici animaletti et avicule, operamento divino et incomparabile, et da divini pedi pressabile compavito, quale Zenodoro unque valse trovare. La tectura dilla secunda coaequatura dilla planitie sotto la pergula di multiplice rose opulentemente disseminate, et cum gli accessorii dilla prima, era di pastamento di Coralio, il quale nel contrito la rubedine havea riservato. Et in questo fulgurava venustamente depicto una mirabile phrygiatura di veterrime fronde di finissimi smaragdi, et gli flori saphyrei coaequatissimi. La tertia strata similmente di minuto, et floribundo myrtho era la pergula di uno pretiosissimo composito di lapislazuli comminuto, ponderoso cum il suo Cyaneo colore alquanto adulterante al verde, mirabilmente lastracato. Nel quale cum optimo glutino, commixti erano fragmenti, overo minutie immassate, overo recisamenti, di tutti gli gioielli universalmente che la foetosa natura ha saputo producere et cum pontiture d’oro bellissimamente in coaequamento ad libella tersissimo praenitente pavimentato. Pensa quanta voluptate, quanto placere, et solacio, et allectamento di tante delitie ad gli humani sensi incredibilmente conferiva, che ad gli beati spiriti mareveglioso offerivase. Queste pergule nel fronte anteriore, le columnule d’oro, cum gli arculi substentavano, quale uno peristyllio in circinao disposito bellissime continuavano. Ma lo intervacuo triangulare tra uno et l’altro arco ravo, overo obtuso era di Calcedonii, di Achates, di Iaspide, et di altre pretiose petre complanatamente tabulate, sencia alcuno liniamento praelucentissime. Et lo internato dilla pergula non arcuata, ma di linea in longitrorso recta assideva nel pariete affixa sopra una