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Recepte finalmente le oblate mysteriose et fatale erotenara et convenienti gestamini. Il divino puello ad sedere se pose sopra uno aureo et antiquario carpento, overo vectabulo ivi triumphale praeparato, tutto di lamine d’oro per tutte le fimbrie circumambiente uno phrygio dodrante in latitudine. Nel quale solariamente lucevano inclaustrate ostentuose gemme di granditudine et inopinabile pretio, et di artificio imperceptibile et di invento rarissime, divinamente disposito, et ordinatamente destinato. Cum due vehiculare rote habente la circunferentia d’oro, et gli radii procedenti dal centrico axe, nel quale il polo iaceva, et infixi nel meditullio erano deformati longiusculi in balaustico figmento di petre pretiose varie di coloramento fulgurante. SEDENDO dunque ello sencia protracto di tempo prensi et capti ambi dui fussimo, Polia, et io dalle praestante Nymphe Plexaura et Ganoma, per lo imperatorio nuto dil triumphante puellulo dominante, et reiecte da retro di ambi dui le brace, et al tergo restricte le mane, come captivi Polia et io fussimo illaqueati et vincti, cum trece et serticuli di rose et vario floramine connexi et resticulati. Et retro alla pomposa, et divinata rheda dil athlophoro, et maximo triumphatore eramo tracti molliculamente voluntabondi da Synesia Nympha praestantissima. Per la quale cosa incomminciai quasi di trepidare. Ma per che le Nymphe cum la mia cosmoclea Polia facetamente si ridevano di subito me assicurai. Sequiva immediate dapò nui la curiosa Psyche. Et retro lei erano sequace le puere damicelle, che venerante havevano offerto. La quale Psyche era patagiata, overo superinduta di culto matronale et ambitiosissimo manto d’oro overo chlamyda, che tale a Dario non donoe Silofonte. Né cusì facta Numa Re primo inventore poté usare. Supra lo humero dextro complicatulamente iniecta et in orbiculi suppressi d’oro ansulata, ove tra crassi carbonculi purgatissimi paragonii, et di splendore corruscanti teniva inclaustrato uno adamante sesquidigitale longitrorso et complanato, et in latitudine policari, et di ferrineo scintillare, completo di mirando stupore, cum inextimabile decoramento prominente, che di tanto pretio non fue da Gige il dono dato ad