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Oltra di questo alcune di purpurissimi coturni negli pedusculi, cum episphyrii d’oro asseptatamente calciavano. Gli quali sopra il candido pulpamento dille sure terminavano. Ove uno gentilicio ritramato di policaria latitudine circundava di petre pretiose mirificamente exornato, cum laccioli d’oro et di seta. Alcune a pede nudo gli vermiglianti evandii di seta, cum voluptica vanitate gestavano. Molte calciavano soccoli di coreo aureo suppressamente caelati molti eleganti expressi. Assai le crepidule di rosaceo corio portavano orulate d’oro. Tale exquisitamente di expolito et lunato calciamine calciate, overamente cum recurvata apertura, et di amentate solee, cum più nove et maravegliose ligature, ligule et coregie, che mai dir se potesse, di seta caesia et di filamine d’oro, cum gli più vagi et grati implicamenti circa il polposo talo innodantise, che divisare nella mente se valesse, et dall’angusta solea il laqueolo in nodulo bellulamente intricato, di armenica textura usciva impedito tenendo il police digito. Et d’indi verso il minimo demigrava più bianchi che lla calcinatura ossea. Poscia supra le tuberule suffragine scandendo bellissimamente se coniugavano, cum una lingula demissa dal circundante ligamine dil calcaneo supra il culmo dill’eburneo pede, di vermicularia operatura aurea di lucente gemme decorato. Alcune di panno sericeo de raso cum figure per tale artificio congeste, cum variato coloramine volupticamente calciavano, discreto da quello dil superbo et nympheo induto. Concluse decore cum fibule auree, cum adunco morso et illaqueate. Sopra le exquisite crepidule gli tumiduli pecioli suppressi dagli eleganti strevli ansulati d’oro, et gli obstraguli margaritati, et cum nextruli di colorita seta et d’oro cum gli capi di terso argento infixi, erano decentemente innexi ritenuti, cum sì bello decoramento da cecare et exoculare gli effrenati tori. O quanta politura, bellitudine, et nitella, quanto perspicace ornamento, quale insuete operature. Cum quanta acre diligentia vedevase excogitatamente reperto artificio di dare ad gli intuenti dolci, et incentivo piacere, et morire opiculo. Nel vestire similmente concinate oltra la superba et delitiosa inventione tanto decore, quanto condignamente il foelice loco expostulava, cum artificiose fimbrie et lancinule, overo fracte cum subtile intercisura di versicolore et cum mirabile et vermiculario suticio decorissime. Et dal stricto cincto in giù dinanti ordinatamente propendevano gli aurei porpici di vermiculario lavorio. Alcune in loco degli piruli havevano margarite elenchi di crassitudine avellanea. Nel imo cum longitudine fastigiata di alabastrea figura, et similmente nel loco degli porpici aurei, che era una textile lista, overo fasceola aurea di latitudine sextante, di operamento vermiculario. Dal suo sinuato sina all’ambiente fimbria copulantise tra le minute