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Consequente era uno altro nobilissimo trophaeo baiulato. Nel sublime hastile una pila sopra uno pyrronio promineva tra uno inflexo lunario di due pinne subtilmente di bractea d’oro foliate, uno folio paginatamente sopra l’altro soppresso.

Il residuo dille quale in circinamento coacto rendeva una corona cum fasceola detenta, per medio la hasta exiguamente balaustata traiectando perpendicularmente. Sotto la corona una pileta, cum il fundo di uno gutturnio vaso descendente sopra il remigio di due coniuncte ale. Daposcia una figura ovolata cum una bulla byssina nel umbilico corruscante. Sotto questa infixa era una pila peponaceamente scindulata, cum volante fascicule opportunamente instricte. Molti altri di prolixo narrato gli styraci deli quali alcuni di Hebeno, altri di sandalo rubente citrino et bianco, et di candidissimo Ebure, et aurati, et di argento contecti, et di altri pretiosi lignamini. Omni cosa fabre deformata di tenuissimo oro, argento, et di levigata materia, et di seta virente formati et di omni altra gratiosa coloratione, cum iucunda floratura. Cum gemme multiplicemente ornati agli congruenti lochi omni cosa harmonicamente destinata et conspicuamente applicata, cum praependenti spondili, x