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Facile non mi se praesta cum quanta hylaritudine io accuratissimame
nte mirava tanto di memorato venerande opere opportunamente narrare.
Cum l’animo più irritato sempre cose di novo ritrovare. Diqué alhora
gli ochii mei dal magnifico et superexcellente sepulchro apena di
moti, ancora per le strumose congerie di ruinamenti exqui
sitamente explorando, trovai etiam uno elegantissimo
saxo. Nel quale cum incredibile politura, ascalpti mi
rai dui nudi pueruli, una bipartita cortinula rise
ranti, uno de qui et l’altro de lì monstrando
due bellissime teste, di adolescente l’u
na, et di una ingenua virgine l’al
tra, cum uno miserando ca
so nel Epitaphio di
perfecte notule
suscripto
tale.
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