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investito, il Zophoro sopra resideva locato, di condecente coronula coperto. Tra l’una et l’altra quadrangula alquanto, uno solio, o vero nichio, cum regulata excavatura de stria promineva, ad libella dil piano, tra esse quadrangule. La prominentia dil quale faceva, da uno et l’altro lato dilla sua apertione uno pilastrello, cum capitelli et base. Sopra gli quali saliva una trabe inflexa. Tanto divulsi dal aequato, overo piano, che restava nella interiore parte, cioè ad gli labri dil solio, uno lingello. Ad libella degli capitelli, cingeva el solio, uno undulato illigamento, et di sopra la hemicupula. Gli quali pilastrelli egregiamente erano di scalptura ornati. Sotto gli pilastrelli iaceva una proiecta arula altiuscula, cum gli ornati degli sopra stanti pilastrelli. Tra una et l’altra proiectura dille dicte arule, overo subcolumnio, io vidi una inscriptione graeca, per la quale conobi essere questo il monumento dilla pia Regina di Caria. Cusì diceva. ARTEMISIDOS BASILIDOS SPODON. Cum sochi, et coronette, et sime, et gulule, optimamente il tuto cincto et sotiale. Nel piano inferiore dil nichio era uno plintho dilla narrata materia in aspecto bellissime deornato di scalptura, sopra la plana dil quale affixe stavano quatro aequilocate gramfie di leone di metallo inaurato. Gli quali premeva una antiquaria arcula, cum liniamenti di expresso insigne. Sopra il tectorio era uno scanno, per il capto dilla copertura, fincto di panno sericeo contecto, cum ambiente fimbriatura. Sedeva sopra una matrona Regina, cum regio culto, et maiestale indumento, nel pecto fibulato sopra una assettata vestitura. La quale dal collario in giù per il pecto, et transversariamente nel cingiere circundava una fasceola, et sopra il ventre dilatata in forma di tetraphila, cioè in una figura di quatro hemicycli. Nella quale di maiuscule graece era cusì annotato. MAUSOLEION ATIMETON. Cum la dextera teniva uno calice alla bucca potabonda, et ne l’altra teniva una virgula, overo sceptro cum gli effusi capigli, sopra il capo circumplexi d’una corona alquanto fastigiata, ad un’altra corolla nella cervice acuminata. Dalla quale concinamente, et pectinata descendeva la capilatura. Sopra il cuneo dil trabe arcuato promineva una ovola figura complanata di altecia fina sotto alla proiectura dilla Sima dilla coronice. Nella quale mirai impressa una facie di regia maiestate coronata cum barba prolixa, et la caesarie intorta. Arbitrai fusse il vero simulachro dil marito. Retinuta de qui et de lì da dui nudi spiritelli alati, sopra lo extremo circinao dilla trabe arcuata sedenti. Gli quali cum l’altre mane solute, extento il brachiolo, una cordicella aenea r