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Lecto il compassionevole caso degli sfortunati amanti di questo praestantissimo epigramma. De qui ancora summe contento partitome, non molti passi facendo mi occorse una nobile tabula di marmoro tetragona, cum alquanto di fastigio, cum due columnelle una per lato. De disegno immune et expedite. Et per il capto di tutto il quadrangulo era quasi evulsa una foliata corona, o vero gioia, diligentemente conducta. Nella quale io legi tale inscriptione. La quale petra in terra deiecta iaceva. Ma cum la operatura supina. Le quale elegante varietate non poco piacere nel’animo mio iucundamente accumulavano.
IN REM TUAM MATURE PROPERA. |
Più ardentemente invaso me trovava ad la investigatione dille dignissime opere antiquarie, mi sa presentoe una disrupta tribuna, cum riservato pariete dextro, nel quale vidi cum excessiva voluptate, uno porphyritico sepulchro, di excogitato dignissimo, et di operatura excellentissimo, et de impensa mirabile, et di artificio di sculptura incredibile. Il quale constava, ne li extremi lateri excitato da due columnelle quadrangule, uno suo tertio exacte, cum regulate strie, sopra uno pedamento cum la basi collocate, et a perpendiculo subiecta era una arula, cum tre elegante Nymphe luctuose verso il mediano converse collachrymavano. Per il simile dal altro lato, semidivulse dal solido, non senza li correlarii et requisiti liniamenti. Sopra li ambi capitelli lo epistylio ornato se extendeva. Poi con voluti di venustissime fronde et fiori