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O sanctissima et Enthea Erothea matre pia, et praeclaro indesinente et valido patrocinio de gli ardenti et sancti amori, et de gli amorosi fochi, et de gli suavissimi coniugamenti infaticabile adiutrice. Si al divino nume tuo da costei le gratie invocate sono pervenute, per le quale grati et accepti siano gli sui excessivi ardori et il suo già votato core. Rendite pietosa et arendevola alle sue fuse oratione piene de affectuose et religiose sponsione et instante prece. Et ricordati de gli exhortatorii et divini suasi di Neptuno al furibondo Vulcano, per te sedulamente facti, et da gli mulciberi laquei invinculata cum l’amoroso Marte, soluta illesamente fosti. Et alla tua superna clementia piaque cusì udirme, et praestate propitia di adimpire il determinato voto, et focoso disio di questi dui. Il perché dal tuo cieco et aligero figliolo essendo in questa sua tenera et florida aetate apta al tuo sancto et laudabile famulato, et ad gli tui sacri ministerii disposita. Da gli fredi di Diana separata. Ad gli tui amorosi et divini fochi (conservanti la natura) cum summa et integra divotione tuta si praepara. Et già da quello vulnerabondo figliolo l’alma sua perfossa, et fora dil casto pecto il mollicolo suo core eruncato sententisse egli non renuente, ma patiente, et mansuetamente inclinatose, quello