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stupenda cupula octo columne striate et somphe, o veramente vacue, egregiamente salivano, cum nobile pedamento, distracte da uno interiecto et ambiente fenestrato, cum arculi tra l’una et l’altra, sopra gli collaterali pili superastanti. Sopra delle quale, cum exigente harmonia sexquialtera de l’altitudine composito et liniamento, circunducti erano, el Trabe, Zophoro, et Coronice, cum gli proiecti a llibella delle subiecte columne. Una squammata cupula resideva. Sopra gli porrecti a llibella delle sustitute columne, residente per ciascuna vidi uno simulachro de vento, cum elegante expressione della natura sua, alati cum le ale passe, et ad le spalle porrecte, in uno instabile Perone, o vero stylo, vertibili artificiosamente infixi, et a qualunque flante vento tutti octo Petasi indagavano, circumacti involventise, la facia a quello vertivano opposita al flato. Nel Praefato culmo della proxima narrata cupula, ancora octo Pilastrelli, cum altecia di dui quadrati rectamente insurgevano, cum uno vaso gutturnio, cum l’apertura sopra quelli inverso. L’ascenso dunque del tuto, cum exquisita commensuratione, et cum obiecto a gli inspectori mathematicamente proportionato. Sopra el fundo del vaso gutturnio (cusì io lo interpreto per la sua forma) circumcirca de scindule peponacee bellissimamente scindulato era inpresso uno stipite del proprio metallo. Il quale principiava dalla latitudine del fundo, moderatamente gracile ascendendo. Et per quanto se trovava la medietate del vaso, el stylo asceso, uno ingente trigone vacuo sustentava, inseme cum el stilo artificiosamente fuso. Nella sumitudine della quale, hiava una apertura circuibile, et nel imo corpulento in quatro locatione era terebrata, coniecturando pensiculai, solerte excogitato del provido artifice, per questo, che aqua intromissa per piogia, o gelo concepto, non la occupasse dal suo officio et per vitare el pondo. Per lo Patore soprano della dicta Pila, libero dagli labri el dicto stylo, o vero fuso transiva nella cima acuatose. Da lo exito in suso, era tanto, quanto dal fundo del vaso alla Pila. In questo fastigato, una aenea luna era confixa, octimera, quanto lei dimonstra, cum gli corni al coelo. Nel colpho, o vero sinuato della quale assideva uno Alieto cum le passe ale. Sotto la luna nel stylo erano quatro solidi et firmi harpaguli, negli quali quatro cathenule del praefato metallo retinute erano et cum el tutto aerificio conflate per indicare el fusore