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Gli reliqui parieti del templo, cum multiplice et variforme de Emblemature, erano operosamente, de pretiosi marmori incrustati, quanto meglio el multiscio Architecto, ad tanta magnificentia de structura imaginando sepe applicare, né forsa tale fue facto ad Ammone. Sopra l’ordine delle Corinthie, de perfectissima scalptura el facondo Apolline resideva lyrante. Et sopra ciascuna delle altre in circuito, sopra conveniente Arule, de tutto integro, una Musa de petra Pilates, ad li opportuni gesti et officio, cum summa laude del Statuario exquisitissimamente scalpte, sopralocate al pretenso dicto de sopra dell’ambiente illigamento. La ingente cupula monstrava maximo inditio, più praesto de divina operatione che de humana obstentatione. Ma se humana, non senza stupore et accusatione dell’ambitione de tanto tentato di arte fusoria dalo ingegno humano, perché considerando tanta vastitate, in una sola et solida conflatura, et iacto de metallo, como io arbitrava, io rimansi summopere mirabondo et allucinato, damnandola quasi alla impossibilitate, niente dimeno questo tale Aerificio, era tutto de Vite nascente fora de bellissimi vasi, della aenea materia, al perpendiculo et ordine stanti della columnatione, diffundendo et gli rami, palmite, o vero surculi, et Capreoli vertiginosamente intricantise, cum gratissimo coniugio, in observantia della formatione del convexo della dicta cupula, la una cum l’altra cum decente densitate, cum foglie, racemi, infantuli scandendo decerpenti, Avicule volitante, Lacerte serpente, ad aemulatione della natura, optimamente exacte, et tuto el residuo pervio. Le descripte operature tanto directamente conducte, che proportionate ne l’area quanto el naturale artificiosamente appariano. De perfectissimo oro tutto collustratamente inaurato. Le apertione, cioè lo intervacuo della fogliatione, fructi, et animali convenientissimamente se praestavano, obturati de crystalline plastre, de diverso coloramento tincte, quale perlustrabile gemme. Alla congruentia della structura opportuna è la integritate dela harmonia, imperoché omni cingibile ligamento intraneo, expostula el concincto extraneo. Gli pili externi continuavano el pedamento Areobato cum gli tre gradi impari, colligante tutto lo imo del tempio, tanto dall’area librato, quanto levato era l’interno pavimento, de sopra agli Areobati, o vero Stylobati, o vero Scabelli, in loco de Base, uno ornato, com Thori, Alvei, Fasce, Gule, et quarti di circulo circumiendo, et ancora d’intorno al sacello concinnamente circinava. Accepto lo infimo suo proiecto dal humano pede, et di sopra gli Pilastri. Gli quali in interstitio erano perterebrati, o vero fistulati, et pertusati, cioè lo imbricio, o vero el compluvio delle aque praecipite, per gli Tubuli fina al solo intromessi, se n