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QUARTUS
LA MULTITUDINE DEGLI AMANTI GIOVENI, ET DILLE DIVE AMOROSE PUELLE LA NYMPHA A POLIPHILO FACUNDAMENTE DECHIARA, CHI FURONO ET COME DAGLI DII AMATE, ET GLI CHORI DEGLI DIVI VATI CANTANTI VIDE.
LCUNO MAI DI TANTO INDEFESSO ELOquio aptamente se accommodarebbe, che gli divini archani disertando copioso et pienamente potesse evadere et uscire. Et expressamente narrare, et cum quanto diva pompa, indesinenti Triumphi, perenne gloria, festiva laetitia, et foelice tripudio, circa a queste quatro invisitate seiuge de memorando spectamine cum parole sufficientemente exprimere valesse. Oltra gli inclyti adolescentuli et stipante agmine di innumere et periucunde Nymphe, più che la tenerecia degli anni sui elle prudente et grave et astutule cum gli acceptissimi amanti de pubescente et depile gene. Ad alcuni la primula lanugine splendescente le male inserpiva delitiose alacremente festigiavano. Molte havendo le facole sue accense et ardente. Alcune vidi Pastophore. Altre cum drite haste adornate de prische spolie. Et tali di varii Trophaei optimamente ordinate