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quivi ceda il sepulchro di Tarina degli Sace Regina. Nella figura infima per singulo lato quadrale nella piana facia, erano inscalpte litere graece, tre, una, dui, et tre cum questo ordine. DYS A LO TOS. Nella circulare mirai tre charactere hieraglyphice perpendiculare sotto gli pedi di ciascuna imagine. Et primo era impressa la forma del Sole. Poscia sotto l’altra uno antiquario Temone. Ultimo appareva una platina, cum una fiamma intro.
Sopra il porrecto degli anguli della obscura petra, rimando vidi uno monstro aegyptio aureo, iacente quadrupedo. L’uno degli quali havea la facia tutta humana. L’altro semihumana, et semibellua. La tertia tutta belluale. Cum una vitta el fronte ambiente, cum dui lemnisci contegendo l’orechie dependuli, et al collo et pecto similmente perlambenti. Et uno per el dorso descendente, cum il corpo di Leena, cum il volto al protenso. Dunque sopra el tergo di ciascuno, praemeva una massicia Pyra aurea triangulare, fina al suo supremo propilato, linee cinque del faciale imo, o vero del suo diametro. In qualunque fronte era inscalpto uno circulo tanto, et di sopra il circulo una litera graeca. OMICRON Ne l’altra facia uno circulo, et sopra una littera. OMEGA. Nella tertia planitie uno circulo, et sopra sé una litera NY. Incomincioe quivi la Theophrasta Logistica praeconizare et a dire. Per queste figure la coeleste harmonia consiste. Et advertisci Poliphile, che queste figure cum perpetua affinitate et coniunctione, sono praeclarissimi monumenti antiquarii, et aegyptii hieraglyphi, gli quali insinuare volendo ti dicono. DIVINAE INFINITAEQUE TRINITATI UNIUS ESSENTIAE. La infima figura alla divinitate è consecrata, perché dalla unitate è