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la seconda fiata vincitore ancora il primo. Nella tertia chorea tutti ad gli lochi sui regulati et distributi, più ancora gli musici strinxeron la mensura del tempo, cum il modo et tono del excitante Phrygio, quale tonatione unque seppe ritrovare Marsyas di Phrygia. El Re vestito di oro movere fece, quella giovenetta, che inante alla Regina stava, sopra il tertio quadrato, recto incedendo nel primo trasmigrare. Per la quale cosa immediate se vide una pugna, uno torniamento, tanto delectabile, cum tanto praesta et subitanea vehementia, cum inclinarse fina in terra, facendo poscia uno repente et torculario salto, et quale Mymphurio tornatorio, cum due revolutione nel aere, una opposita ad l’altra. Et poi sencia mora, posto il pede dextro ad terra, tre fiate rotavase. Et poi subito l’altro pede, al contrario intorniava, tutta questa actione ad uno tempo consumavano, tanto accommodamente, et cum tanta agilitate che niente sopra, cum le sue profunde inclinatione et composite vertigine et facile saltatione, cum venusti gesti, quanto mai di tale et simigliante cosa se vedesse, né unque spectare se potesse, né mai tentata. Né unque l’una cum l’altra era impedimento, ma chi era apprehenso dal prehensore in instanti datogli il mostulento basio, del ioco se ne usciva, et quanto minore numero ristava, tanto più vedevase una lepidissima solertia alla deceptione di l’una all’altra. Tale digno ordine et modo da ciascuno sencia defecto fue observabile, quantunque brevemente festinata la mensuratione delle docte et praestante musice se praestasse, incitante non meno ancora ad tali movimenti tutti gli astanti, per la convenientia della consona harmonia cum l’alma maxime et praecipuamente essendo quivi in summo et concordante consenso dilla Eupathia degli dispositi corpi. Per questa tale ragione della potentia di Timotheo solertissimo musico, io caldamente pensai che egli cum el suo canto lo exercito del magno Macedonico ad reassumere l’arme violentasse, et poscia reflectendo la voce et il tono, neglecte le arme tutti cessabondi provocare. Di questo tertio ioco la vestita d’oro in forma regia gloriosamente triumphoe. Celebremente cum extrema laetitia et maximo solatio dunque terminata questa iocundissima festa, tutti se poseno ad sedere. Et quivi factomi levare, et dinanti la veneranda Sede della sua Diva maiestate feci profunda riverentia, et decentemente genuflectendome, cusì mi dixe. Poliphile horamai poni in oblivio gli praeteriti et occorsi casi, et d’indi gli fastidiosi concepti, et il transacto discrime, imperoché io son certa, che al praesente pienamente sei restaurato. Dunque volendo tu nelle amorose fiamme di Polia intrepido prosequire, convenevole cosa arbitro, che per questa recuperatione vadi ad tre porte, ove habita l’alta Regina Telosia, nel quale loco h