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humana opulentia et conditione, ecco adunque in questa parte superato altro non posso diciò commodamente concludendo dire, si non che io stava insensato, et di stupiditate amente, ove commorai cum summa voluptate, sencia fastidio delle praesente cose né cum satietate di quelle, ma sopra tutto oltra quello che io ho dicto era fora di me ruminando quale fato ad questi beati lochi me conducto havesse et destinato. Ma poscia che cusì me ritrovai, et in tanta accumulatione di gloria, et sito sancto, et patria foelice, et di beato oblectamento, et al frugale et triumphante convito, quale nunque fece Clodio Tragoedo, non subiecto alla Tapulla né Licinia lege, cum moderata satietate refecto, et niente meno per le regie sponsione di favorire al mio amoroso optato, non vanamente assicurato me consolai, occulissimo tenendo tuto che fina ad hora mi fusse occorso et anteobiecto, et di tutto dissi bene alla Fortuna, cum gaudiale laetitia. Per la quale cosa ad maiore obstentatione volendo la excelsa Regina oltra l’antedicte cose dimonstrare lo excesso et la superantia dil universo in tutte excellente et rarissime magnificentie, sedendo ogniuno ad gli lochi sui, dopo il miraculo dil sumptuosamente convivare, sencia protracta mora, ordinoe uno spectando ioco, digno non tanto di intuitione, ma di aeterno memorato, che etiam fue una praestante Chorea, o vero Ballo, cum tale processo et modo. Per la itione delle cortine introrono trenta due adolescentule, delle quale sedeci erano di panno aureo (ma octo uniforme) vestite. Poscia una di quelle sedeci vestite di oro, di habito Regale fue induta, et un’altra in vestito di Regina, cum dui custodi della rocha, o vero arce, dui Taciturnuli, o vero Secretarii, et dui Equiti, cum parilitate di numero erano vestite octo di panno argenteo, cum il magistrato medesimo. Tutte queste secondo il suo officio, cusì se disposeron collocantese sopra gli quadrati del pavimento, cioè sedeci vestite d’oro da una parte, et sedeci d’argento da l’altra opposite. Le musice Sonatrice incominciorono a sonare cum tre instrumenti di temeraria inventione, molto concordi et inseme participati, cum suavissima consonantia et intonata melodia. Al mensurato tempo del sono sopra gli quadrati sui, secondo che imperitava il Re, se movevano le corigiante et Delphine Petauriste, cum decentissime revolutione el Re honorando et la Regina, salivano sopra l’altro quadrato, facta una praestante continentia. Il Re dell’argento (rincominciato il sono da capo) commesse a quella che dinanti alla Regina stava, che ad rimpecto di quella se ponesse. Questa cum quegli medesimi venerandi gesti procedente, fece la sua continentia et stete. Per questo cusì facto ordine, secondo la mensuratione del tempo musicale cusì di