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inversa fogliatura. Sopra la quale superapposito era uno altro vasculo quasi circulare protecto di uno subtilissimo fogliamento et coronicette et artificioso orificio. Dal fondo di questo, principiava una cauda florea di uno Delphino alquanto al gracilamento del substituto vaso copulata, et discendeva cum il capo pinnato di fronde sopra la circundante cinctura, ove affixi erano gli puerili capi. Et cum moderato gibo, o vero repando prope el capo et pandante verso la coda, elegantissime anse formava. Et tutta questa proclivula parte, cum exquisita politura indicava expresso di optimi liniamenti. Tale vaso supremo collocato, tanto perfectamente fue fabrefacto, che quando la biga era mota, il stylo cum il vaso commesso gyravase intorniando, et fundendo l’aqua fora del contento dell’arbore, et affirmantise le rote cessava il gyrare. Et per questo modo pensiculai che il trochilare suo havea la violentia da una delle rote, continente un’altra denticulare verso il fuso versatile, il quale havea gli receptaculi degli denti, et moveva il stipite del vaso. Le rote erano semicoperte, da una alatura quasi apparevano due ale passe, una de qui et l’altra de lì, cum alcune Scylle decorate. Questo mirabile operamento dinanti a qualunque discurrendo, humefacte le mane et poscia il volto, de inopinabile fragrantia tutti olidi effecti, le mano confricassimo, che mai tale, né tanto odore se offeritte ad gli mei sensi. Et per questo modo le aptissime puelle il conferivano. Dunque cum tale aspergine della odorantissima aqua irrorati, le herile servitrice cum singulare dimonstratione di benignitate, uno scypho d’oro offeritteno, cum il quale primo la suprana Regina cum praecipua affabilitate tutti salutati, il dolcissimo nectare bibe, et subsequente per ordine l’uno cum l’altro cum riverente et gratiose et mutue honorificentie nui solemnemente bevesemo. Optima clausura et Sigillatione di tutte le ricevute Chariceumati et suave degustatione. Postremo tutti gli ridolenti fiori furono diligentemente scopati, et tuti recollecti et tuti gli analecti inde asportati, il silicato rimanete nitido et elucificato, quanto una nitella di tersissimo speculo, degli circumastanti aspecti, et gemme lustrante aemulo, et sedendo ciascuno al deputato loco, la Nympha della fontana se dispartite. Novissimamente la magnanima et excelsa Regina, ordinoe de subito una invisitata Chorea, o vero ballo, sopra gli diasprei quadrati, cum exacto artificio perfiniti, tersi, et illustrati, appresso li mortali tale cosa, unque viduta, né excogitata.