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cum il copertorio suo, et di sopra ancora, de uno tenuissimo velamine sericeo vermiculatamente ritramato, di seta et di oro tecto, et sopra la spalla della baiulante reiecto, et al dorso parte dependulo. Et cum questa observantia tutti gli vasculi poculatorii et condimentorii contecti appraesentavano. Dentro al quale bibatorio havevano infuso uno pretiosissimo vino, unde sencia fallire enucleatamente suspicai, esso dio negli Elysii campi vindemiando havere posto la sua divinitate in tanto suavissimo liquamine. Ceda quivi dunque il vino Thasio, et qualunque pretioso haustibile. Sencia differire, dopo la gratissima potione deposita questa mensa lautissima. Et sopra il lustrante pavimento sparsi gli odorosi fiori, uno mantile fue praestamente extenso di panno di seta muriceo, et di carnee, o vero molochine rose, candide, vermiglie, moschete, damascene, tetraphylle, et Giebbedine di sopra commixte disseminorono. Et expeditamente portorono le nove famulatrice, del dicto panno et coloramento indute, sei incisure per ciascuno di capo caecamente saginato, et humidamente cum la perfusa pinguitie sua et aqua rosea crocata asperso, et cum succamine Neranceo commixto, optimamente assato et tutto poscia inaurato, et cum sei accommodate scindule di niveo pane Mnestorense, dinanti depositorono. Et appresso cum saporamento di succo Limonario cum fino Zacharo modificato, cum seme di pine et cum il suo hepate macinato, adiuncto aqua rosacea, mosco et croco et Cinamomo electo, et cusì tutti gli saporamini cum praecipua et exquisita gradatione compositi et participati et optimamente conditi. Gli vasi tutti furono di Topatio et la rotunda mensa. Questa tertia frugale et magnifica mensa, come di sopra dispreparata, fue sencia mora l’altra innovata, et cum sericio panno de raso di colore luteo lucidulo ricoperta (et le servitrice indute del medesimo) et di fragranti fiori di lilii convallii et di Narcyso tutto florulato, immediate fue tale condimento exposito, septe bolli di polpa di perdice cum acre diligentia iurulenta, tosta, et altretante bucelle di oculato et lacteo pane. Saporamento. Accere, mandole macinate cum tricocto Zacharo, amylo, sandalo citrino, mosco et aqua rosea. Vasi di Chrysolitho, et la circulare mensa. Ultimo offerivano il pretiosissimo poculo, et cusì observato era nelle sequente. Rimota la quarta opima mensa, nella quinta fue revestita la tavola di panno di seta Phoeniceo, similmente era lo habito Nymphale. Fiori cairi, lutei, candidi, et amethistihi. Pulmento octo morselli di polpamento g iii