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observavano. Imperoché conviva niuno ad tale pasto alcuna cosa attrectava, ma opportunamente era dalle servente pabulato, excepto del poculo. Alla primaria mensa da poscia tutti lavatose cum l’antedicto fonte di solerte artificio per violentia di concepto aere, o vero introcluso, saliva l’aqua reassumpta. La quale cosa tanto exquisita, pensitai che per gemine fistule de qui et de lì inaequale, per uno intersito pariete nel mediano pertusato era el vaso intro diviso, et per proprio impulso violentata l’aqua ascendeva, la quale havendo cum subtile investigato cognita extremamente grata mi fue. Dapò la lotione di tutti, alla Regina primo, et successivamente a ciascuno, dalle philocale puelle ministrante, fue dato uno volemo pomulo d’oro, egregiamente transforato, et introclusa una mixtura pastale di mirabile odoramento, per tale causa, che le ociose mano di qualunque dal dicto Trigone, o vero pila fusseron ad qualche acto occupate, et gli sensi ad riguardare et odorare, cum pretiosi lapilli decorata. Quivi dunque per omni mutatione di condimento, due domicelle edeatrice bellissimamente trahevano in la mediana della regia corte, uno stupendo repositorio sopra quatro labile rote, nella parte anteriore in forma di uno Naustibulo, o vero cymbio el residuo postero deformato in triumphante Carro di purgatissimo oro, cum efferato di multiplice Scylle et monstruli aquatici, et molti exquisitissimi expressi, et mirificamente exacti, di richissimi lapilli cum elegante distributione et mirifico ornamento, per tutto compositamente referto, il scintillare degli quali per tutto il susceptibile ambito splendevano, et nel rutilare degli altri gioielli in omni lato diversamente locati cum fulguratione ricontrantise, diresti licentemente ivi Phoebo le splendente come comente, cum una Nympha sedente, il volto cui non meno cum gli ochii illustre venustava. Dunque alla continua nitentia, et splendore di tante ineffabile operature, additamento ritrovare non si potrebbe, né aequivalente comparatione quantunque si fusse il Babylonio Tempio cum le tre auree statue. Intro del quale erano capacemente praeparate tutte cose Embammate et caryciamenti opportune ad tutta la exigentia della variata mensa, portava mantili, fiori, calici, tersorii, vasi, fussinule, poculenti, esculenti, et saporamenti. Questa plaustraria Nympha poscia il praeparamento alle diruitrice promptuariamente distribuiva. Deponentisi poscia la mensa per l’altra mutatione, omni cosa sopra recitata alla diruitoria rheda ritornava. La quale partitose, le fanciulle tubante di tube ductrice, quale non furono invente da Piseo Therreno, né da g ii