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NOTE



razza nell’eco lontana di un inno dell’Atharva-Veda: «Ciò ch’io ti prendo, o Terra, riacquisterai presto; possa io, o pura, non ferire alcuna tua parte vitale, non il cuor tuo » —

G. P.


Pag. 16 - Arco d’Augusto a Rimini eretto l’a. 27 d. Cr.


Pag. 17 - Ponte romano sul Marecchia (Ariminus) a Rimini, costruito da Augusto e compiuto da Tiberio.


Pag. 19 - Cippo sepolcrale di un soldato romano che reca l’insegna della legione (aquilifer), trovato presso Magonza (sec. I d. Cr.).


Pag. 20 - Bassorilievo rappresentante il tempio di Vesta, conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze. Conferisce alla restituzione della forma del celebre tempio di cui fu rimessa in luce la sostruzione negli scavi recenti del Foro.


Pag. 22 e 23 - Le statue colossali dei Dioscuri in piazza del Quirinale, falsamente attribuite da due tarde iscrizioni romane a Fidia e a Prassitele. Sono da credere piuttosto riproduzioni di originali in bronzo dell’età di Lisippo.


Pag. 24 - Avanzo del tempio dei Castori (Dioscuri) al Foro Romano. Le tre colonne corintie con la trabeazione rimasero ritte anche dopo che il Foro fu colmato e disertato. Negli scavi recenti furono dissepolte le fondazioni col basamento dell’edificio. La parte architettonica spetta ai ristauri dell’età di Traiano e d’Adriano.


Pag. 25, V. 8 - Pilumnoe poploe (ha Festo, pag. 244 Th.) sono detti nel Carme Saliare i Romani come quelli che usavano il pilum.

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