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NOTE1
Pag. 3 - Lupa di bronzo capitolina. Era sino dal X secolo innanzi al Palazzo del Laterano, donde fu trasferita nel Campidoglio nel 1471. Si crede da alcuni opera dell’arte ionica, da altri dell’arte etrusca (fine del sec. VI av. Cr. o principio del V). I gemelli furono aggiunti modernamente.
Pag. 3, 38, 48 - Roma aveva tre nomi; Amor nei misteri, Flora in cielo, Roma in terra. Così dicono Fozio e Solino. Secondo alcuni (Reinach, Orpheus, pag. 146), il nome segreto rimase segreto.
Pag. 4 - Biremi romane: da un bassorilievo della colonna traiana.
Pag. 5, 7, 45 - Vedute del Palatino
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- ↑ Queste note sono dovute quasi tutte al gentile amico e collega Ghirardini, archeologo principe, il quale ringrazio cordialmente. Nè dimenticherò i valentissimi cooperatori di lui Augusto Negrioli e Pericle Ducati, giovani professori e scienziati di sicuro avvenire. Quanto ad Albano Sorbelli, che pur mi ha aiutato, credo ormai inutile significare i benefizi suoi e la mia riconoscenza: tanto, almeno i primi, sono sottintesi. G.P.
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