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— 8? — ♦ < « •raggio meraviglioso. Se non die PI ticchi»
naccio s’ era innicchiato sotto il mantello di Capuzzi nè mai potette spiccarselo da dosso.
— Rinfrancati, disse Capuzzi; vieni con- me la mia colomba; il mio degno amico Splendiano. è ài diavolo. S. Bernardo, che era un gran medico lo assista, se qtiegli stizzosi di pittori gli torcono- il collo! Chi canterà d’ or innanzi le mie parti di basso? E questo bricconcello di Piticchinaccio, mi stringe di modo la gola tirandomi pel mantello che non potrò piò fare una nota per sei settimane! Calmati, mia cara Marianna, mia dolce spe* ranza, tutto, è'passato. , Marianna 1’ assicurò che aveva già cacciata la paura, e pregò Capuzzi di non darsi un pensiero per ‘ lét: ma esso la.
brancicò più strettamente e disse che per nulla al mondo le avrebbe lasciato ma»
vere un passo da sè in quel bujo della notte. .
Mentre il signor Capuzzi si appareo chiava a seguitare la sua strada, quattro figure indiavolate che parevano uscite di sotterra, lo fermarono gridando: Pasquale Capuzzi, maledetto, matto! vieni, di