Pagina:Hoffmann - Racconti IV, Milano, 1835.djvu/59

le persone di merito più che non fanno questi ingrati Romani. Udite dunque l’ arietta delle ariette.

E in questo il signor Capuzzi si levò sulla punta dei piedi socchiuse gli occhi a un dipresso come un gallo che si apparecchia a cantare, e cominciò con una voce così spaventosa, che. accorsero le figlie e madonna, immaginando che quelle grida sinistre annunciassero qualche disgrazia. E si fermarono all’ uscio percosse da meraviglia facendo così come un po’di pubblico al sublime Virtuoso.

Intanto Salvatore aveva spalancata la spinetta e dato di mano alla tavolozza s’ era dato a scombiccherare sul coperchio la più bizzarra pittura che gli sia mai girata pel capo. Il pensier pxùncipale era tratto da una .scena dell’ opera di Cavalli, le nozze di Teti; se non che il pittore v’ intromise una turba <1 altri personaggi, fra i quali si trovavano Capuzzi, Antonio, Marianna, lo stesso Salvatore , madonna Caterina, e le due figliuole non che il dottor Piramida, tutti così vivi e parlanti, atteggiali in un gruppo di tanto artifizio, che Antonio non potè tenersi di un gran grido di ammirazione.