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t f \ \ — 55 — tin cavalletto, e porta una scranna al gentiluomo gli versò in una bella tazza di cristallo il suco dorato dei grappoli di Sicilia. _ Il vecchio beveva volentieri un* bicfchiero di buon vino y quando non gli costava nulla; si recò la coppa alla bocca, contemplò, lo schizzo socchiudendo gli occhi e prorompendo di tratto in tratto:
Perfetto 1 squisito 1 tanto che era malagevole, discernere se parlava del vino o del quadro.
Appena il gentiluomo fu un poco più gajo, Salvatore esclamò tutto ad, un tratto: Ditemi, signore, corre voce, che avete una bella nipote, detta Marianna?
Tutta la gioventii mossa da non so quale follia amorosa corre continuamente alla vostra contrada, e si rompe il collo per levare la testa al balcone a vedere la bella Marianna, ed avere uno sguardo da lei.
Tutta la soddisfazione e tutta la gioja, eh’ erano stati effetto del vino disparvero subito dal volto di Capuzzi, e con uno sguardo bieco, rispose: Si può misurare da voi la profonda corruzione della nostra gioventù. I vostri sguardi diabolici sono tutti rivolti ad una fanciulla per — — 56 — • « ■*’